È evidente che qualcuno controlla l'ordine delle notizie e impone argomenti e discussioni di un solo tono, con banalità che passano per verità assolute.
Il mostro in prima pagina, specialmente se è politico o con attività affini alla politica, impone argomentazioni e questioni terribilmente banali, per fare spalancare le boccucce ai soliti ben pensanti, seguaci dei valori vincenti del momento.
Oggi è di moda la cannabis libera e gli stessi, che 40 anni fa la disprezzavano, giustamente, oggi la approvano, vedendola come un diritto...... democratico.
Il banale trionfa sempre e si passa da giornale a giornale senza notare differenze, per i quotidiani più diffusi o maggiormente letti da quello che io chiamo il ceto mediocre.
Le banalità che escono sono tante, le campagne diffamatorie non hanno pudore al punto che se esistesse una volontà economica e giuridica disposta a fare causa a quelle che sono campagne diffamatorie organizzate, si potrebbe arrivare a richiedere rimborsi per centinaia di milioni di euro.
Questa comunque è solo un'ipotesi inimmaginabile nella nostra realtà giuridica, sociale e politica profondamente corrotta.
Comunque chi sta dietro alla stampa nazionale, ai periodici e alle agenzie sono coloro che pagano, che si accollano i debiti dei giornali, ovvero se io ti pago tu devi dire quello che a me fa comodo e favorisci i miei affari, i miei interessi.
Dietro quindi abbiamo le banche, ovvero i banchieri, che portano avanti politiche sociali e finanziarie che devono riportare in tasca a loro dei buoni proventi.
Infatti il Presidente del Consiglio attuale non è un politico, un membro dei partiti, ma un esperto banchiere di fama mondiale.
Così i buoi scrivono e le capre belano, gli asini ragliano e le bufale giornalistiche trionfano.