Li conosco bene e oltre al povero scemo del villaggio, che si sente intelligente con il branco, abbiamo i soliti che si vogliono farsi vedere, perché i militanti hanno sempre ricevuto riconoscimenti e carriere facilitate.
Però esistono quelli che si credono nel giusto, così abbiamo i manifestanti contro il razzismo, per l'omicidio di un povero psicopatico, almeno seminfermo mentalmente, con tanto di perizie e di TSO.
Se avesse ucciso un italiano sarebbero scesi in piazza per difenderlo, povero demente, ma quando si tocca un africano la faccenda è differente e diventa di portata nazionale, con i razzisti cattivi da condannare.
Chiaramente se si chiede a costoro cosa significa la parola razzismo, la storia di questi pregiudizi e cosa sia oggi il razzismo, avremmo risposte confuse e contraddittorie, come quelle che si leggono sui giornali, come le sentenze dei tribunali nazionali, dove la cultura, la religione sono caratteristiche razziali.
Inoltre il razzismo è unilaterale, perché solo i bianchi lo possono essere, mentre gli insulti e i pregiudizi degli altri non sono frutto di razzismo.
Sì, grande è la confusione nelle menti di costoro, ma cosa si può pretendere da chi invece di farsi due passi con la propria ragazza, con i propri figli, di chi rinuncia a una gita fuori porta per........ lottare con due slogan contro i cattivi di turno?
Intanto, oggi, si ottiene di più sfruttando i social e si ha più visibilità di cento, di mille manifestazioni di piazza.
Inoltre mai costoro, oltre agli insulti, rispondono alle osservazioni e alle provocazioni in modo razionale, alla peggio ribattono in modo altezzoso con le solite banalità.
Questa razionalità, virtù rara, quanto fatica a farsi strada nelle menti dei poverini.