È uguale alle guerre tribali, perché dietro abbiano i soliti impulsi, feroci, i territori da controllare, non più per la caccia oggi, ma per il commercio e il petrolio, il gas.
Poteri anacronistici e ridicoli ci ripropongono le solite storielle per idioti, con nemici sconfitti e i nostri sempre vincenti, coraggiosi, pure fortunati.
Si ride e si scherza per la morte dei nemici, con un sadismo da debosciati e degenerati, sadici dementi.
Sì, siamo ancora delle scimmie appena scese dalle piante, che incontrano i loro simili e li combattono con pietre e bastoni.
Poi abbiamo le bugie dei giornalisti, fatto eclatante, ma non ci si sorprende più della stupidità di chi se le beve tutte, senza dubitare mai delle verità ufficiali.
Dobbiamo pagare le bollette di luce e gas il triplo, dobbiamo rischiare la disoccupazione per restare fedeli alla Nato e a Bruxelles, ma per la Patria si fa questo e altro.
Scusate, ma per quale Patria ci stiamo sacrificando?
Soffriamo per l'Ucraina e il suo presidente comico?
Patiamo per non far perdere la faccia a Biden e alla politica estera statunitense?
Siamo proprio un popolo di fessi, nessuno protesta o i servizi segreti militari ci mettono sotto controllo, Facebook ci censura, Google pure.
Non si combatteva contro Putin per la democrazia?
Certamente, ci stiamo sacrificando per la repubblica delle banane.