7 set 2022

La sinistra è morta.

Dopo una lunga lotta contro l'oppressore quella che un tempo era la sinistra, ovvero l'opposizione al potere corrotto e ai clientelismi mafiosi, oggi è solo una casta di privilegiati, di raccomandati, di opportunisti, di fancazzisti.
Delle lotte in difesa dei diritti dei lavoratori sono rimasti i sindacati attuali, clientelari e arroganti, ridicoli e asserviti a interessi di parte.
Invece abbiamo una folla di parassiti, a tutti i livelli, dal mondo dello spettacolo, a quello dei carrieristi pubblici, al giornalismo, che rimangono il sostegno, l'ossatura di un potere che non ha più ideologie, idee, ideali.
Ecco che una battaglia che doveva essere portata avanti dalla sinistra, la fine del numero chiuso per entrare nelle facoltà di medicina, è proposta da Salvini, mentre a sinistra si resta muti o si rispondono idiozie.
Questo avviene perché quella che fu la nemica dei privilegi, delle cosche, dei faccendieri oggi è la principale stampella.
Sono loro che chiudono le inchieste, sul crollo dei ponti autostradali per esempio, per favorire  i loro amici in affari.
Sono loro che aiutano le aziende private che investono nel settore sanitario e meno medici avremo, più costerà la sanità privata, ovvero se vorrai curarti dovrai pagare, oppure creperai. 
Letta è figlio legittimo della vecchia Democrazia Cristiana, come mentalità e stile, infatti non propone programmi o soluzioni, ma  attacca gli avversari, accusandoli di essere Fascisti, oppure filo Putin, per celare malamente il nulla di un partito di mangia pane a tradimento, senza progetti, senza idee e senza prospettive. 
Siamo quasi al capolinea di questa sinistra e si spera che qualcuno dia una spinta per farla finita con qualcosa che sta affondando l'Italia.