I poverini che, pagati da una classe imprenditoriale parassitaria, che da sempre sfrutta l'Italia, servendo e utilizzando il potere economico del momento, vogliono la sostituzione etnica.
Loro ragionano solo con la logica del profitto immediato e sono rimasti, dall'Unità d'Italia ad oggi, a carico dell'erario e per questo motivo le folle sbandate e senza identità nazionale, sociale, per loro sono l'ideale, per sfruttarle meglio.
Eppure costoro in gran parte hanno ceduto le loro aziende o le gestiscono malissimo, come società autostrade, che dovrà essere data in mano non a venditori di magliette firmate, ma a gente capace.
Quando poi penso che i romani costruirono ponti, che ancora resistono e loro fanno crollare quelli di pochi decenni fa, per risparmiare sulla manutenzione, si dimostra che il nostro povero Paese sia in pugno a dei venditori di calzini bucati, che hanno tanti fanfaroni, sottocosto, che difendono l'indifendibile, sui loro giornali.
I figli degli immigrati sono i meno adatti a vivere nel futuro che avanza, per motivi culturali e sono già oggi degli sbandati, violenti e potenziali criminali.
Non rimane che puntare sulle nascite degli italiani e l'inverno demografico può essere superato, rendendo meno costoso la crescita dei figli e il costo maggiore sta nella scuola, poi oggi se non sei almeno diplomato, o non sei un abile ed esperto utilizzatore di computer, di strumenti informatici, non hai futuro.
Quindi i poveri genitori si devono mantenere questi ragazzi, che diventano dei ragazzoni di 30 anni e più, sino alla pensione ed oltre spesso.
Cosa si può fare per ridurre tutto questo?
Il mondo cambia e l'istruzione può essere impartita a distanza, con l'intelligenza artificiale se si vuole, risparmiando sui costi di trasporto, oggi anche sui rischi, specialmente per le ragazze, sui costi dei libri e su quello degli insegnanti.
Non è fantascienza, ma è una realtà a portata di mano, già in uso all'estero, ma da noi, con la mentalità medioevale diffusa, fatica a prendere piede.
Sì, più che soldi i figli devono avere occasioni e prospettive.
Il secondo e il terzo figlio, conoscendo amici e parenti con i figli a casa, grandi e grossi e sottoccupati, se non disoccupati, non lo si vuole fare facilmente.
Diamo certezze, anche sicurezza, per esempio colpendo le bande di mini criminali in azione e sempre impuniti, ripulendo l'illegalità diffusa, apriamo a soluzioni positive, sia per il lavoro che per lo studio, poi i figli arriveranno e si fa presto ad uscire dall'inverno demografico.
Non voglio annoiarvi con dei conti, delle moltipliche, ma si fa presto a risolvere un problema come questo, se si vuole, poi stanno arrivando strumenti per il futuro, che renderanno più facile avere figli, soluzioni sia positive che negative.
Questa però è un'altra faccenda.