Tiziana
Cantone aveva 31 anni e si era trovato in un incubo assurdo, un suo video,
creato per gioco, per scherzo, era finito nella rete e diffuso in ogni dove.
Secondo
il suo avvocato: "Eʼ una vittima dell’uso distorto di internet".
La
sentenza gli era costata 20 mila euro di spese legali, mentre la vittima non
aveva diritto all'oblio perché "non è decorso un adeguato lasso di
tempo".
La
rete, in pochi lo sanno è qualcosa di nuovo e insolito, non governabili neppure
dai padroni dei motori di ricerca: è una nostra…. creatura e diventa pure un
mostro, che può rivolgersi contro di noi: “Tutto quello che diciamo, facciamo e
inseriamo in Internet può essere usato contro di noi.”