Il conflitto in corso ha due fronti differenti, il primo
economico, il secondo culturale, mentre la fase militare è solo una conseguenza
di questi due scontri epocali, continentali.
Il conflitto culturale, spesso oso dire sottoculturale, lo
si combatte in rete in modo particolare, ovvero lo scontro di idee, di
pensieri, di urla e maledizioni e speriamo, l’infiltrarsi di razionalità,
logica e oggettività farà vincere il migliore, o quasi.
Lo scontro economico è tutto petrolifero e sino a quando
nella regione del golfo e dintorni ci sarà una sola goccia di petrolio
proseguirà.
Lo scontro militare e il terrorismo sono solo una
conseguenza di tutto questo.