Una verità storica, certa non viene quasi mai raccontata,
ovvero che nell’Ottocento il cancro era considerato una malattia rara eppure esistevano
sostanze cancerogene e abbastanza diffuse già allora: erano prodotte dalla
combustione, come certe sostanze presenti nei fumi della combustione, in
particolare nel carbone.
In questo secolo è aumentata l’età di sopravvivenza delle
persone, è cresciuto l’età degli anziani, ma bisogna ricordare che il cancro
colpisce principalmente tra i 50 e i 70 anni, quindi la crescita della media di
vita, degli ultimi anni, non può giustificare il continuo incremento dei casi,
la mortalità inizia a calare, per le nuove cure, ma questo non spiega come mai
il cancro è sempre più aggressivo.
La risposta sta in esistenze, dalla prima infanzia sino alla vecchiaia, esposte
al contato con le sostanze cancerogene, prodotte da un’industrializzazione
senza scrupoli.
Basta ricordare non solo il caso dell’Ilva di Taranto, ma l’amianto
prodotto senza scrupoli per anni, sul nostro territorio, oppure rammentarsi della
terra dei fuochi.
In realtà queste sostanze sono in molte discariche abusive e
… legali: le beviamo, le mangiamo, le respiriamo tutti i giorni.