Il gioco è classico, mafiosi costringono i loro sottoposti a votare certe preferenze, per dare forza a certi politici, che li favoriscono.
Oggi ad essere inquinato ed incriminato è il partito di Alfano, almeno in parte: lui fu prima l’uomo di Berlusconi, poi divenne la stampella necessaria del governo Renzi e Gentiloni.
Come può un governo onesto accettare un personaggio che ha nella sua base capitano tali fatti così gravi?
Il fetore che si sente è grande e mi chiedo come gli italiani lo possano ancora sopportare: servirebbe uno sciopero generale, spontaneo, folle in strada che urlino, come in Romania, via i ladri, ma io non vedo nessuno.