Posso
parlare chiaro e proporre al papa non le solite frasette, che ho già sentito
durante la mia infanzia, dette dal solito prete anziano, dalla catechista zitella,
che ripeteva ciò che aveva letto, ma con enfasi.
Gli
consiglio di scendere nelle nostre strade, nelle nostre periferie e farsi due
domande, dandosi poi delle risposte sensate e non nascondersi dietro ad
esclamazioni ad effetto: pure il papa può analizzare la situazione sociale e
notare le contraddizioni di una carità pelosa, che serve più ai ricchi e ai
potenti che ai veri poveri.