Parla dei
poveri, si riempie la bocca, ma la politica sociale della Chiesa, che lui
vuole, dà risultati opposti: i poveri aumentano e non diminuiscono con
l’immigrazione, per una semplice legge di mercato del lavoro, di troppa domanda
e poca offerta.
Pure le
leggi di mercato finanziario, monetarie non perdonano e un euro in Occidente
vale 20 o 30 volte di più nei paesi poveri, quindi conviene spendere risorse
là, da loro e non qua, se si vuole dare un aiuto.
Tutto
questo il papa lo sa bene, ma nonostante la sua denuncia, a parole, contro i
traffici di esseri umani, nei fatti appoggia le politiche che favoriscono i
negrieri: non si può dire che bisogna accogliere gli immigrati, comprati e
venduti da loschi individui e poi criticare questo mercato, è in evidente
contraddizione logica e razionale.
Può sempre
comunque imporre un nuovo dogma di fede… se vuole, ma non è una questione di
fede e di teologia: quindi il suo errore è umano, essendo il papa umano come
noi, quando parla di verità storiche e sociali.
Qualcuno lo
deve ricordare al ….. santo Padre.