Il rischio che il caso Raggi, sindaco di Roma, si trasformi in una trappola per il M5S, è grande, infatti i palazzi del potere sono spesso sporchi, infidi, pieni di trabocchetti.
Quindi la differenza del Movimento doveva essere non nei nomi nuovi, ma nella tecnica di controllo e dei sistemi di verifica della gestione della cosa pubblica, con valutazioni incrociate di fatti e di situazioni, di rapporti personali, senza privacy, dei responsabili delle amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli, sfruttando i dati informatici, rielaborati.
La corruzione a quel punto diventerà un ricordo o un reato raro, facilmente identificabile: tutto il resto è fatto di parole al vento.