Il potere oggi si divide in due gruppi, quello nazionale e quello internazionale: il primo è legato a situazioni interne, vecchio stile, di imprese e finanza locale, dei singoli Paesi, con rapporti con la politica del luogo.
La seconda è principalmente finanziaria e anche multinazionale, che si muove da nazione a nazione, che sposta capitali con un click e che cerca non tanto rapporti con i singoli governi, ma piuttosto si adatta al profitto momentaneo, poi se ne va se non conviene in luoghi dove le condizioni sono migliori.
Queste due visioni del profitto si scontrano e il secondo tipo di capitalismo vede come ostacoli ogni localismo, ogni logica produttiva ferma ai privilegi, agli aiuti statali.
In questi confronti e scontri abbiamo anche del vecchio neocolonialismo, che favorisce imprese di questa nazione contro le altre, ma il neoliberismo, che non è buono né giusto, tende a premiare chi si muove e produce con schemi nuovi, tecnologicamente avanzati e colpisce, ….punisce tutto ciò che è superato, sia dal punti di vista tecnologico che da quello istituzionale e sociale.