30 lug 2020

Il processo a Salvini è il suicidio politico di una casta di politici parassitari.


Ormai pochi credono a questa classe politica, a questa casta ridicola, a questi giudici che sono stati scoperti nei loro atteggiamenti di servi dei corrotti.
Ormai il Paese si divide nei fedeli del sistema corrotto, con i bigotti analfabeti fedeli di Bergoglio, i tossicodipendenti dei centri sociali, i raccomandati, mangia pane a tradimento, tra i sindacati e le varie lobby clientelari, mentre avremo il popolo dei lavoratori onesti dall'altra parte.
Salvini martire ed eroe è qualcosa di assurdo, ormai la rete ha spalancato le porte dell'informazione e il demenziale è per pochi.
I pennivendoli, da esperti arrampicatori sui vetri, cercano a tutti i costi di difendere l'indifendibile, ma convincono solo gli scemi del villaggio, da sempre fedelissimi alle istituzioni.
Ci dobbiamo attendere una gravissima crisi economica, salari sempre più da fame, disperazione, rabbia e violenza nelle strade, da parte dei migranti in particolare. 
Quando avverranno fatti di cronaca nera, come terrorismo islamico, stupri, spaccio e violenze da parte degli immigrati, in tanti, sempre più numerosi, vedranno Salvini come un eroe, come un martire e sarà difficile fermare il malcontento con qualche buffone di regime, milionario, super pagato, che dirà idiozie per far ridere qualche ritardato mentale.