19 dic 2022

Gli Emiri alzano la voce e ci minacciano.

Questa debole Europa, tanto arrogante quanto codarda, ora rischia di perdere il gas degli Emirati e del Qatar.
Per gli Emiri la corruzione è un loro diritto, quindi guai far loro notare che le tangenti e la corruzione sono illegali, immorali e rispondono minacciando.
Il gas metano sta diventando sempre più prezioso, lo hanno i russi e gli Emiri, ma c'è lo stanno facendo annusare a distanza, lo utilizzano come arma di ricatto politico e dimostrano che siamo un continente in mano ai fessi.
Puntare tutto sul gas metano, in questa epoca, quando costava poco per avere delle alternative, dimostra che avevamo e abbiamo gente incapace o corrotta, o entrambe le situazioni, ai vertici dell'Unione Europea.
Il biogas, quello che si ottiene dalla fermentazione degli scarti dei prodotti agricoli e delle fognature, con tutti i suoi pro e i suoi contro, non può bastare, anche se in tanti si buttano nella sua produzione.
Potremo coprire il 20% del fabbisogno di gas metano, con questo metano che nasce dalla fermentazione di batteri che operano senza ossigeno, alla peggio si potrà arrivare al 30%, forse al 40%, ma non di più.
Invece sarebbe bastato seguire politiche più aperte e meno inquinate, da interessi non nostri, ma per esempio, che seguono la realtà statunitense, oppure quella che segue, siamo ancora dipendenti, la sudditanza all'Arabia Saudita.
Infatti già ora gli islamici, gli islamisti alzano la testa da noi e protestano, occupando edifici da sfrattare, utilizzandolo come moschee.
Oppure urlano per il diritto di indossare il burqa, indumento che mette a repentaglio la sicurezza pubblica, con tutte le conseguenze che sta dietro a questo, compreso le violenze fisiche e psicologiche sulle donne, sulle figlie.
Serve una nuova politica estera, che ci distanzi dagli affarismi statunitensi e protegga l'Europa dagli embarghi dei tiranni medioevali, prepotenti, assurdi e criminali.