26 dic 2022

Lettera al caro cretino.

Caro cretino, è da tanto che non ti scrivo, da quando mi hai fatto bloccare su Facebook, che poi mi pagherà i danni reali e morali, prima o poi.
Ti eri offeso perché avevo espresso tutta la mia rabbia contro gli spacciatori, gente a quanto pare a te simpatica.
Mi avevi fatto bloccare per l'istigazione all'odio, quindi per te e i tuoi amichetti di Facebook lo spaccio libero, delle sostanze che portano morte, è amore.
Ora sei offeso perché stanno denigrando, così affermi, i tuoi eroi, i sindacalisti e i deputati europei democratici.
Anche tu parli di diritto al lusso, il tuo però è taroccato, comprato dai venditori in nero sulla strada, il loro è autentico, pagato con regolari tangenti in contanti.
Resisti a tutto e sei sempre fedele alle verità del partito unico della sinistra, perché salvare le vite in mare è un dovere, spacciare droga è un diritto e censurare i presepi e i crocefissi è una scelta libera e democratica di ogni militante, che per gli amici si legge militonto.
Insulti e bestemmi contro chi ti fa notare che nel Qatar la gente muore per le condizioni di vita e di lavoro, da schiavi.
Difendi la CGIL e i sindacati, anche se sono sempre più ambigui, confusi e politicizzati.
Oggi sei tutto impegnato a proteggere gli omosessuali e i loro diritti, anche se qualche anno fa eri un professionista delle barzellette sui pederasti.
Io ti capisco.
Cosa faresti senza il partito, che è la tua sicurezza, la tua fede assoluta, in fondo sei fedele come gli islamici e da ateo materialista presto diventerai islamista, quello che ti manca è il senso critico e come te abbiamo tuo figlio, che è passato dall'erba alla polverina bianca e ti sta mangiando la casa.
Non preoccuparti, quando ti vedrò dormire in strada ti regalerò qualche coperta usata, non le porterò al canile, ma le darò a te.