Prima di trasformare questo Blog in un incubo per i nostri amici e nemici della rete, dei politicanti che spendono milioni per siti in mano ai cretini, volevamo una risposta, che nessuno ci vuol dare.
Ora noi siamo apertamente contro Google, che cerca sempre di censurarci nel suo motore di ricerca: facciamo fatica ad entrare nel servizio ordinario, dove ci stanno cani e porci.
Per fortuna l'impero di Google inizia scricchiolare, per i social, perché quando si fanno le preferenze sul merito, preferendo i raccomandati dei politici si perde, in una realtà di mercato, come è questa della rete.
Condoglianze a Google.