Il terrorismo islamico puzza di petroldollari, anzi è sicuro che le bombe e gli attentati, in zone chiave per i commerci mondiali, in Afghanistan per esempio, o contro nazioni da sempre in affari con le realtà arabe, mediorientali, siano collegate, finanziate da forze e servizi segreti, che vogliono destabilizzare questo o quel paese.
L’islamismo fanatico, cieco e anche feroce, non esisterebbe più se l’Occidente avesse condannato da almeno 100 anni, con politiche, non interessate e compromesse con i tiranni teocratici, ma a favore della libertà tra certi popoli.
Invece le scelte di favorire traffici, anche sporchi e di utilizzare l’arma del terrorismo contro nemici ricade su gli stessi mandanti.