burocrati di Bruxelles sono quasi pietosi, nelle loro rigide prese di posizioni, anacronistiche: il mondo è mutato e non esiste più la Guerra fredda, contro l’Unione Sovietica, ma loro credono che tutto sia fermo al tempo precedente alla caduta del muro di Berlino.
Oggi i nazionalismi egoistici e le nuove sfere di influenza potrebbero modificare le regole e gli equilibri internazionali: la Russia ha alle spalle la ricca e potente Cina, la prima potenza economica del mondo.
Gli Stati uniti sono sempre più isolazionisti e controllano il pianeta con i social e con Google, almeno culturalmente, nel senso basso del termine.
L’Italia invece resta sempre al centro del mediterraneo e non è più il fanalino di coda della vecchia Europa, anzi, può giocare pesantemente con i poveri e vecchi burocrati, che rischiano di essere loro gli isolati, sia dal punto diplomatico che economico.