27 nov 2018

Razzismo che cresce, ma è solo classismo - ARDUINO ROSSI


Si parla e si straparla troppo di razzismo, spesso è legittimo definire certi atteggiamenti frutto della paura e nulla più, quindi non è un atteggiamento di superiorità verso certi popoli, con caratteristiche raziali, o somatiche, diverse dalle nostre, di bianchi ed europei.
In realtà da noi il razzismo non esiste, perché, per esistere, dovrebbe avere un sottofondo culturale che noi italiani non conosciamo.
Le teorie razziste di un tempo sono state screditate dalla scienza attuale, mentre certi giudici ed avvocatini dei miei stivali sostengono cose assurde: se io dico che chi critica questa o quella religione è un razzista ammetto o affermo che esiste una predisposizione genetica e raziale in chi appartiene a certe culture e religioni.
In pratica costoro sono i razzisti veri, che difendono le….razze inferiori, così di fatto pensano loro, dagli attacchi dei feroci nazisti: non ci sono razze inferiori o superiori e nessuna cultura, o fede religiosa, ha delle predisposizioni innate.
Invece da noi esiste un fenomeno da sempre evidente, il classismo, ovvero ognuno deve stare nel suo ceto e basta, quindi puoi essere nero, giallo o  biondo e nordico, ma se sei ricco, svolgi dati lavori, considerati per gente superiore, allora sei accettato, altrimenti sei un miserabile, un bifolco, un essere inferiore e la razza qui non c’entra, questo è lurido e becero classismo italico.