4 feb 2019

Razzismo e razzisti, culture ed etnie - Arduino Rossi


Il termine razzismo è spesso usato in modo confuso, non solo dai giornalisti e dai politici, ma anche dai magistrati e naturalmente dagli avvocati.
Razza ed etnia non hanno le stesso significato: la razza è intesa come differenza somatica di questa popolazione piuttosto che un’altra.
Si è fatto molta confusione in passato sul significato di tutto questo, dando forza a certi pregiudizi proprio appunto dando significati pseudo scientifici a certe caratteristiche fisiche, prima tra tutte il colore della pelle.
Invece oggi la confusione sta nell’origine culturale ed etnica, che può essere mischiata con faccende razziali, come un tempo, ma di fatto l’etnia ha origine culturali, appartenenti a un popolo piuttosto che un altro, frutto della storia, degli eventi di quella popolazione.
Questa ambiguità sulle caratteristiche linguistiche, tradizionali e religiose, non hanno scusanti, come per le differenze somatiche, che giustifichi un comportamento piuttosto che un altro, non hanno alcun nesso razionale, anche se le razze, come si vuol far credere ancora, di fatto non esistono.
Io affermo che la religione e la lingua materna non è presente nel nostro Dna, invece confondere tutto questo con le caratteristiche somatiche di questi o di quelli, significa far passare vecchi pregiudizi di tipo veramente razziali come falsamente veritieri   e non sconfiggerli.
Chiunque critichi certe tradizioni culturali, maschiliste e violente, oppure certe religioni assolutiste, non faccio nomi, o la cultura che sta alla base di tutto questo, quando questo non parla di razza, Dna e caratteristiche ereditabili da genitori ai figli, è nel suo diritto, anzi, aiuta le popolazioni in questione a rinnovarsi e a superare certi ghetti, che la banalità comune li costringe a stare.
Io sogno un premio Nobel per la fisica a un nero africano, poi spero che ci siano meno cantanti e musicisti tra loro, ma più esperti informatici.
Quindi l’anti razzismo, oltre ad essere confuso, è anche razzista nel vero senso della parola, spesse volte in Italia e in Europa.