Sentirsi liberi ed essere un esempio per le giovani, secondo questa persona, vincitrice del premio di bellezza con velo islamico, pare una barzelletta, anzi, di fatto lo è.
Infatti la...... fanciulla si sente libera di portarlo, non è costretta, così afferma.
Se non lo portasse la sua comunità e la sua famiglia la accetterebbero?
La risposta è ovviamente no, quindi è tutta una farsa ridicola, però la stampa, la stessa che difende le ragazzine super scoperte in classe, accusando i professori di essere dei bigotti, lascia passare un discorso così assurdo e contraddittorio.
I giornalisti, poveretti, che lavorano da sotto pagati, anche di notte e tranne per i soliti amici degli amici, fanno vite di sacrifici, da precari per anni, talvolta decenni, devono tacere e obbedire, evitando di far notare le contraddizioni evidenti dei loro discorsi.
Così ecco a voi l'invito a indossare alle ragazzine sui treni il velo islamico, per non essere molestate dai loro fratelli e padri, in caccia di ragazze e donne senza burqa.
Quindi, le molestie sessuali sulle infedeli, senza velo, per costoro sono un diritto, ma se così fosse costoro, che hanno ottenuto la cittadinanza giurando per il rispetto della Costituzione, hanno giurato il falso, in conseguenza basterebbe applicare il principio che, essendo il giuramento falso, perché non credono nell'uguaglianza tra cittadini, maschi e femmine, islamici e non islamici, l'atto è nulla e lo sarà per i loro figli e i loro nipoti, a meno che dimostrino di accettare, effettivamente, questo fondamento della nostra costituzione.
In pratica, tutti costoro devono essere dichiarati apolidi e scacciati dal nostro Paese.
La legge è chiara, altro che ius soli e altre minchiate simili.