Secondo i dettami della legge coranica a quanto pare è lecito lapidare gli omosessuali, i blasfemi e gli adulteri, quindi quando si sentenzia che questo è costituzionale o incostituzionale bisognerebbe capire di cosa si parla.
Se io impedisco di creare moschee in cantina sono incostituzionale, se lavoro per l'islamizzazione dell'Italia sono sempre nella Costituzione.
Se poi introdurrò leggi che imporranno la lapidazione di tutti gli individui elencati sopra forse la Costituzione l'ho tradita.
Se poi tratto gli infedeli come cani, da maltrattare, sono sempre nella costituzione?
Ora i nostri politici, che lottano per i diritti, sono tutti a Roma a lottare per i gay, si arrabbiano se non concedi l'utero in affitto, sfruttando donne alla fame nel mondo, se non concedi luoghi di culto in ogni scantinato, ma dei diritti delle donne povere nel mondo, che vendono il loro corpo per campare, dei diritti dei pederasti nei Paesi islamici, con la morte per lapidazione, non se ne parla.
Alla fine ciò che conta sono i diritti di chi possiede i soldi, di coloro che comprano disperate per avere un figlio, diciamo loro.
Gli islamici votano PD, a quanto pare e la moschea nel garage non si può negare, mentre per i lapidati, per i condannati a morte basta non parlarne.
Oramai la sinistra è diventata una macchina acchiappa voti e se ne frega come e da dove arrivano, un tempo però era stalinista e Stalin i pederasti li mandava in Siberia e con ironia dicevano "a raffreddarsi le chiappe".
Poi i soldi sono arrivati dagli oligarchi, non russi, ma occidentali, quindi omosessuali, zingari che rubano sui mezzi pubblici, chi compra ventri femminili per avere un bambino simile a lui, hanno dei diritti da non discutere.
Quindi loro amano i polli e le faine, così li mettono tutti nello stesso pollaio, ma prima o poi le faine si mangeranno le galline, i tagliagole si divertiranno e i costituzionalisti nazionali staranno sempre in silenzio.
Che strana cosa è questa nostra Costituzione democratica, che ci prepara, nella loro interpretazione, un futuro nero e nefasto.