Il lavoro futuro sarà sicuramente un bene raro, anzi rarissimo, ma quando questo avverrà non lo sappiamo.
Per ora i nostri imprenditori hanno preferito manodopera di basso livello, praticamente di nessuna capacità e l'hanno importata dall'Africa.
Il mondo cambia e costoro ora stanno allo stretto in Italia, guadagnano sempre meno e loro, in particolare la seconda generazione, spesso fatta da neo cittadini italiani purtroppo, sono sempre più violenti e in condizioni di degrado.
Cosa non va?
È semplice, le case loro le occupano, i politici progressisti le lasciano occupare, ma le trasformano in topaie.
Rubano energia alla rete e la fanno pagare a noi, ma questo non basta perché questi luoghi diventano ghetti, dominati da bande di delinquenti, io di dico da ratti feroci.
Sì, i buonisti di erba, i preti con abito talare o gli ex tesserati al disciolto Partito Comunista sono ingrassati grazie a queste tratte di esseri umani, ma loro, gli immigrati, campano come se fossero a casa loro.
Ci siamo importati il Terzo Mondo e questa gente è sempre più un problema per noi e per loro stessi.
La soluzione sarebbe un'altra, mutare le condizioni di sviluppo da loro, quindi basta con politiche neocolonialiste, per le risorse minerarie, per esempio, ma servono politiche che favoriscano da loro lo sviluppo, che passano tutte dalla scolarizzazione.
Ho sentito tante parole, tanti discorsi strappa lacrime, ma di azioni coraggiose e intelligenti non ne vedo.
Quindi servirebbe premiare da noi lo sviluppo tecnico, i robot in ogni attività per esempio, mentre la nostra scuola, che ci regala capre al pascolo da decenni, dovrebbe essere sostituita da qualcosa di più organico ed efficiente.
Abbiamo l'intelligenza artificiale e allora sfruttiamola per istruire masse di semianalfabeti, nazionali ed internazionali.
Se poi abbiamo le capre che non si arrenderanno di fronte all'evidenza e continueranno a scegliere il sottosviluppo sarà peggio per loro.
Non capisco perché dovremmo mantenere noi queste bestie dementi.