Sicuramente, ma quando non lo so, nascerà una nuova moneta, che supererà le differenze tra Dollaro, Euro e altre monete attuali.
La povertà e la ricchezza di una nazione dipende molto dal cambio monetario.
In pratica il Dollaro domina il mondo, tutto si valuta ancora in dollari, anche se dalla guerra della Russia contro l'Ucraina diversi Paesi, con la Cina, l'Iran, l'India e l'Arabia Saudita, hanno cercato di rompere il predominio del Dollaro.
Poi abbiamo l'Euro, moneta tanto amata dagli africani e per ottenerla si attraversano il deserto del Sahara a piedi, rischiano il naufragio su barchette nel Mediterraneo e fanno finta di essere dei profughi.
Pochi osservatori si sono accorti che da noi, in Italia, l'immigrazione è arrivata, con i primi marocchini, venditori di cianfrusaglie, agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso.
Non è causale il fatto, infatti la debole Lira iniziava a interessare ai "profughi" che fuggivano dalle loro monete svalutate e ne cercavano altre più stabili.
La Lira si stava unendo in quel periodo a giochi di cambio prestabiliti, per stabilizzarla, che portarono poi alla nascita dell'Euro, con le tragiche conseguenze al seguito.
La prima fu il blocco della crescita del Pil, come i grafici dello sviluppo dimostrano, dal 2000, ovvero dalla nascita della moneta unica europea.
Poi abbiamo la perdita di controllo sul debito pubblico, o peggio, sugli interessi del debito pubblico, che non ha più un disavanzo primario, ma è tutto legato agli interessi che dobbiamo pagare, sul debito passato.
A chi vanno questi interessi?
Alle banche, naturalmente, principalmente e tutte le volte che qualcuno cerca di porlo sotto controllo la sinistra progressista protesta, guarda un po' la casualità.
Per risolverlo si dovrebbero usare tecniche classiche, come quelle della prima Repubblica, anche se poco convenienti per i risparmiatori.
Sì, se tornassimo alla vecchia Lira vedremmo la fuga dei graditi ospiti, che farebbero sempre i profughi dove ci sono altre monete forti.
Il fine della presenza di costoro è evidente, distruggere lo Stato sociale, per prima cosa e in questo la sinistra progressista è stata bravissima, infatti il debito pubblico, da fallimento lo abbiamo avuto in gran parte grazie a loro, toccando il 160% del Pil sotto il famigerato governo giallo rosso.
Altro fine sta nel far crollare i salari per i lavori di basso livello, fatto riuscito benissimo, anche per impedire il rinnovo tecnico e scientifico dell'Italia, i progressisti non amano il progresso.
Quindi fuori dalla moneta unica torneremmo a crescere, ma ci sono delle conseguenze negative, per esempio il debito pubblico, mal gestito sino ad oggi, diventerebbe un macigno.
Poi le nuove tecnologie costano e il cambio monetario, si pagano purtroppo sempre in Dollari, in questo caso non ci aiuterebbe.
Che si può fare?
Io sono certo che svuoteremmo le nostre strade di migranti se uscissimo dall'Euro, andrebbero a cercare le monete forti altrove.
Sono certo che alla fine torneremmo a crescere e a quel punto si spera che alcune nuove monete non siano solo per la gioia degli speculatori, ma diventino vere monete di scambio.
Sarebbe la fine dell'impero statunitense e l'inizio di una nuova era per il pianeta, dove non converrà muoversi per guadagnare di più, ma solo la qualità del tuo lavoro conterà.
Per ora questo è solo un'ipotesi quasi fantascientifica, ma uscire dall'Euro sarebbe un'ottima scelta, salveremmo l'Italia all'orrore che la attende con il multiculturalismo, che già vediamo con gli stupri e le violenze, benedette dai ritardati mentali detti progressisti.