Lottare contro la creazione di situazioni degradate, disumane, nelle periferie, è un dovere di tutte le persone intelligenti e oneste.
Invece il buonismo, laico o clericale, cela molte schifezze, infatti non sanno rispondere alle domande, ma sanno solo ripetere le frasette idiote, ad affetto.
"Nessuno sceglie dove nascere, sono profughi che fuggono dalla guerra, l'obbligo umano e cristiano sta nell'accoglierli, svolgono i lavori che gli italiani non vogliono più fare...."
Le minchiate sparate sono tante, con tante altre, ma mi fermo qua perché nascere in Africa, se uno ha un livello di preparazione scolastica buona, fa vivere molto bene quella persona, più che in Italia.
Se fuggono dalla guerra e lasciano vecchi, donne e bambini a casa non sono profughi, ma vigliacchi.
L'obbligo umano e cristiano non sta nel mantenere i lavativi, anzi, il contrario, si deve dar loro un lavoro e a casa loro è ben più facile e con meno soldi si aiutano molte più persone.
I salari in Italia, dal 2000, sono calati e siamo gli unici in Europa, quindi l'offerta è bassa e la domanda è alta, tranne per certi lavori che comportano preparazione tecnica, ma i laureati ce li rubano dall'estero, con salari doppi o tripli rispetto ai nostri.
Quindi non servono manovali analfabeti, che non parlano italiano e confondono un martello con una pinza, ma tecnici, da far arrivare, non troppi, ma qualche decina di migliaia di persone in tutto.
L'arma per evitare che queste masse future, multietniche, diventino violente e feroci, come in Francia, sta nella cultura occidentale, quella censurata dai dementi del politicamente corretto.
Ricordo che quando scoppia la caccia ai nemici, ebrei, zingari o neri, il ceto medio buonista è sempre stato nascosto, chiuso in cantina in passato.
Non vedeva, non sentiva e non parlava, così che chi faceva il lavoro sporco fosse libero di agire.
Diciamo che oggi sono accoglienti e domani taceranno.
Sì, facciamo politiche che favorisca il loro rientro in patria, perché prima o poi le tempeste arriveranno e il finale sarà orrendo.
Più si respingono, si impedisce che arrivino e meglio sarà per tutti.