13 lug 2023

Il futuro sarà nero.

Non credo che vinceranno loro, gli idioti che hanno un padre e un nonno che ha dato a loro un posto da minchione fisso, certo, con carriera assicurata.
Questo non avviene solo nel pubblico, che i giovani oggi rifiutano, ma anche nel privato, che da noi è sempre spesso finanziato dal denaro pubblico o da quello sporco del malaffare.
Sono pessimista?
No, sono fortemente ottimista e negli ultimi 20 anni ho visto il declino degli imbecilli con tessera, sindacale o politica che sia, mentre ho visto sbucare, all'orizzonte, un po' di merito riconosciuto.
Il sistema italiano, nato dalla Prima Repubblica, quando tutto dipendeva dalle tessere e dagli amici, dalla fedeltà assoluta al partito guida della sinistra o a quello democratico che si definiva, questa era una grande bestemmia, cristiano.
Oggi hanno bisogno di fermare la storia, i progressisti odiano il progresso, così riempiono le strade, le città, di africani appena sbarcati, sperando nel caos, come i bambini ritardati e caratteriali, quando non vogliono fare i compiti, gettando quaderni e penne in aria.
Il problema non sta in come sarai futuro, ma in che modo arriveremo a questo futuro.
Se lasceremo gli imbecilli nei posti di comando, per esempio nella magistratura, o nelle redazioni dei giornali, vedremo cose orribili, violenze e contro violenze.
La delinquenza nelle strade ci prepara, per esempio, a giustizieri improvvisati, poi ricordo che collegare l'intelligenza artificiale a un robot presto sarà relativamente facile e io non voglio immaginarmi le conseguenze, con i gruppi di autodifesa.
Non saranno gli idioti, che ne sparano tante in diretta televisiva o politici presi a prestito da qualche istituto che raccoglie scappati di casa, a fermare la rabbia e la voglia di sicurezza della gente onesta e non rassegnata a subire saccheggi, stupri, rapine, vandalismi dai graditi ospiti.
Per favore, rimandiamoli a casa, invece mandiamo in Africa mezzi, strumenti, per  istruirli, in modo che non sia più necessario che loro arrivino da noi per svolgere mestieri di bassissimo livello e sotto pagati, ma a casa loro sfruttino le loro immense risorse naturali.