29 lug 2023

Scusate, ma due corsi di informatica di base possono salvarci.

Parlo di chi non trova lavoro e ha il reddito di cittadinanza, che oggi è ormai stato in parte sospeso.
Chi vi pagava vi voleva ai margini della società, dediti ai lavori in nero e anche della micro criminalità, invece pure i bidelli, il personale Ata, devono avere almeno un corso di informatica di base.
Non li vogliono geni dell'informatica, ma almeno capaci di scrivere due parole su un PC e di saperlo accendere e spegnere regolarmente.
Questo serve a scuola, perché ormai anche le copie, le fotocopie, la ricerca di documenti si fanno con un PC.
Quindi dei corsi fatti e seguiti in modo serio cambierebbero la vita a molti in Italia.
Ovviamente non solo in informatica, ma anche per molti lavori artigianali, per esempio, da svolgere in tutta Italia, se si vuole, per avere un miglior profitto nelle trasferte.
Quindi perché protestare se si sostituisce un reddito inutile con corsi di specializzazione, pagati dallo Stato?
Perché quella banda dei sindacati istigano costoro contro chi lavora e paga le tasse, tutti lavoratori onesti?
La risposta è la solita, abbiamo in Italia gente che non suda e non lotta, ma ha la mamma che fa la.........
In questo caso sta dalla parte sbagliata per difendere privilegi clientelari, che non spariscono con i cambi governativi, ma vengono almeno messi un po' in discussione.
Mi dispiace deludervi, ma la concorrenza globale non ci dà scampo, dovranno sparire i soldi dati, buttati a pioggia, per il reddito di cittadinanza, per i vitalizi dei nostri politici, per gli sprechi dei corrotti, durante gli appalti.
Prima si cambia e meglio sarà per tutti, è la legge di mercato che ci impone di tagliare gli sprechi pubblici, favorendo lo sviluppo o falliremo come Stato, come nazione, per prima cosa con il debito pubblico, ricordo che i governi giallo rossi lo avevano fatto salire al 160% sul Pil, quest'anno invece dovrebbe scendere al 140%, mentre una battaglia giusta la vedo nella sanità, ovvero riportare le condizioni della salute per tutti i cittadini, anche se non hanno i soldi per pagare le visite e gli esami medici.