Sì, dopo decenni che ci hanno raccontato barzellette sui diritti, delle donne in questo caso, dopo essersi sistemati, con il denaro pubblico ovvero con le tasse dei lavoratori, nelle redazioni dei giornali, nella politica mutante e nel sindacato, oltre nel parastato, o facendo splendide carriere come docenti universitari, spesso dimostrandosi tanto arroganti quanto ridicoli e talvolta ignoranti, oggi vanno alla nuova battaglia.
Sì, vogliono il burchino per tutte, per rispettare i diritti di certe tradizioni.
Quindi, dopo il diritto dell'utero in affitto, pratica degna dei peggiori campi nazisti durante la seconda Guerra Mondiale, oggi sono per le donne coperte a luglio, a 40 gradi.
Perché le tradizioni cattoliche erano contro le donne, pur essendo molto più libere di quelle islamiche, mentre la sharia è da rispettare assolutamente?
Perché le bande di ragazzotti stupratori di donne occidentali, che spacciano e rapinano i passanti, sono da giustificare con tesi sociologiche tanto banali, usate e riusate mille volte?
Dopo lo scandalo del Qatar, ovvero i soldi islamisti che finanziano i nostri politici, si capisce tutto.
Ora la tecnica dell'insabbiamento, usata spesso, anzi sempre, durante gli anni torbido della Prima Repubblica, resta sempre a disposizione e i corrotti vengono addirittura visti come vittime, pur con le prove, i soldi in contanti, trovati, ma prima anche usati in spese lussuose, con tutta la famiglia.
In fondo questi personaggi sanno solo stare dalla parte di chi paga o dovrebbero andare a lavorare, attività che non amano, così eccoli a difendere la sharia, andando in aperta contraddizione con ciò che hanno sempre affermato, anzi ufficialmente affermano ancora, di essere per l'uguaglianza e lo Stato laico.
Sono così ridicoli e patetici nelle loro posizioni nuove, che verrebbe voglia di trattarli per quello che meritano, ovvero cercare le prove dirette ed indirette della loro vergognosa corruzione e mandarli ai lavori obbligatori per un po' di anni.
I lavori forzati sono vietati per i corrotti e i delinquenti, secondo la nostra Costituzione, quindi sono obbligatori solo per gli onesti in Italia, quindi parlo di lavori obbligatori, per non far infuriare i democratici antifascisti.