La retorica che si legge e si sente pare un ridicolo ritorno a logiche vecchie di cento anni fa.
Sembra essere ritornati al tempo della Prima Guerra Mondiale, con il patriottismo contro il nemico, brutto, sporco e cattivo.
Abbiamo la retorica solita e demenziale, simile a tutti i conflitti, dove i nemici sono tutti cattivi, brutti e sporchi, oltre che feroci, mentre loro sono buoni e umani, anche quando lanciano bombe a grappolo, armi proibite dalle convenzioni internazionali perché colpiscono indiscriminatamente spesso i civili, compreso i bambini.
Le minoranze di lingua russa sono soppresse o invitate ad andarsene, secondo i soliti principi della pulizia etnica, ma visto che sono filo occidentali coloro che agiscono così, nessuna organizzazione internazionale aprirà iniziative legali e processerà i responsabili.
Putin è un tiranno, non è un buono, in guerra i buoni svaniscono nel nulla e nessuno li vede.
Eppure ci sono fatti che non si capiscono, specialmente oggi, il primo fatto sta nel senso di una guerra così oggi, quando i regimi si distruggono con operazioni sotterranee, anche economiche e finanziarie, in aiuto alle opposizioni interne.
Putin può essere sostituito da un altro suo simile, un altro tiranno che abbia le sue capacità, gli stessi metodi per tenere unita la Russia.
La sua frammentazione metterebbe l'Asia dentro conflitti che la devasterebbero, provocando danni immensi, anche economici, al mondo intero.
Quindi Putin, o chi per lui, non può essere sostituito.
Allora perché si fa la guerra?
Si combatte per allargare un'alleanza, la Nato, che sta portando gli Stati Uniti verso il baratro per il debito pubblico, già cresciuto oltre il 130% sul Pil, per colpa del crescere degli impegni economici legati a una Nato sempre più estesa?
Sembra assistere alla logica di imperi passati, che crollarono sotto il peso economico militare, come quello Spagnolo o quello romano, ma anche quello inglese e tanti altri.
Il mondo è in mano a pazzi esaltati, dementi con il cappello di Napoleone sulla testa che si credono dei geni, ma in realtà sono solo gli scemi del villaggio?
Diciamo che le lobby, che spingono verso questo disastro futuro e già annunziato, sono quelle che si arricchiscono con la produzione di armi e senza guerre non farebbero buoni affari.
Perché noi italiani non prendiamo le distanza da tutto questo schifo?
Non dico di uscire dalla Nato, ma almeno evitare di finire in questo pantano, con politiche più coraggiose.