14 lug 2023

L'integrazione dei migranti è solo una grande menzogna.

Per prima cosa loro hanno il diritto a non integrarsi nella nostra cultura, ma non sono i soli, abbiamo troppi ragazzi italiani senza futuro, che alla fine della scuola non sanno leggere, scrivere e far di conto, come si diceva un tempo.
Mi dispiace, ma per tutti costoro non ci sarà avvenire, il mondo avanza a passi rapidi e chi non si adatterà verrà scartato, emarginato.
È ingiusto, terribile e disumano, ma è questa la legge vincente, da sempre, su questa terra.
Quindi chi non vorrà integrarsi non ha futuro e per integrato non intendo l'idiota che gioca con il telefonino tutto il giorno, crede a tutte le idiozie che gli propinano  ed è umano, ovvero accetta tutte le scemenze dette, le banalità sputate da qualche pennivendolo televisivo, con il politicante al seguito.
Essere integrati significa sapersi muovere nell'ambito delle nuove tecnologie, ovvero sfruttarle, però togliendo spazio ai lavori manuali e facili da eseguire, senza professionalità, oltre, ormai è certo, anche ai lavori d'ufficio e di basso livello professionale anche nelle libere professioni.
Il futuro sarà duro, durissimo, per chi non saprà usare la logica matematica, la razionalità e non saprà scrivere anche solo un breve testo coinciso e mirato.
Tutto il popolo dei migranti, tranne per  le solite eccezioni, sarà escluso dallo sviluppo tecnologico che verrà.
Quindi, mi ripeto, la massa dei migranti serve per distruggere ciò che rimane dello Stato sociale, da rendere ingestibile la spesa sociale, per i ceti poveri.
Così la sanità pubblica sta diventando un ricordo lontano, chi non paga non avrà più diritto alla salute.
Non si potrà dare a tutti gli sbarcati un servizio sanitario,  redditi aggiuntivi ed altro, per figli e malati, perché lo Stato farebbe bancarotta.
Uno dei fini di questa migrazione di massa, da parte di chi la sprona e la favorisce, è appunto quello di distruggere lo Stato sociale, far crollare i salari, che non saranno salvati da redditi minimi, perché il lavoro nero è sempre in agguato.
Quando non ci saranno più differenze tra le baraccopoli del Sud del mondo e le nostre periferie la politica dell'accoglienza sarà al suo massimo livello.
Così le malattie, le nuove pestilenze, faranno il loro lavoro e chi avrà le capacità scientifiche per difendersi si difenderà, mentre le mattanze saranno terribili dove trionferà la miseria nera.
Questi fatti sono già tutti visti e rivisti, basta studiare la storia, conoscere il passato per capire cosa ci attende nel futuro.
Quindi non serve integrare questi falsi profughi, che non sono integrabili, che fanno violenze, rapine, spaccio e stupri, aprendo a soluzioni terrificanti in futuro, magari con i robot killer, che già esistono.
Non credo che lo starnazzare di qualche buonista ipocrita ci salverà e li salverà dall'orrore che verrà.
Mi ripeto, serve una cultura e un modo di pensare per permettere a loro di crescere a casa loro, di lavorare dove hanno terra, sole e vento, per produrre energia elettrica, per esempio, per estrarre minerali, senza svenderli alle grandi compagnie, creando benessere a casa loro e non rubare da noi i lavori che non sono ancora svolti con le macchine perché i caporali mafiosi non vogliono.
Mi dispiace, la differenza futura tra vincitori e vinti starà tutta nel pensiero, chi saprà utilizzare la razionalità vincerà, chi vive nel medioevo culturale sarà sconfitto.