29 set 2010

Caccia - Lombardia



Grazie alla ferma e concreta opposizione del Gruppo Italia dei Valori, il
Consiglio regionale ha apportato importanti modifiche al progetto di legge
43 sulla caccia in deroga in discussione oggi in Aula. Gli emendamenti
presentati da IdV e accolti dall'Aula hanno consentito l'abrogazione di
alcuni provvedimenti centrali contenuti nel progetto di legge.

"Niente caccia supplementare. Con il nostro emendamento - spiega il
consigliere regionale Francesco Patitucci - che ha portato all'abrogazione
del comma 8 dell'articolo 40 abbiamo impedito quasi venti giorni
supplementari di caccia nella disciplina venatoria da appostamento. In
origine, infatti, il provvedimento prevedeva l'integrazione di due giornate
settimanali per questa disciplina nel periodo compreso tra il primo ottobre
e il 30 novemnbre".

"Nessun cacciatore in giro col fucile fuori dalla custodia. Il nostro
emendamento - dichiara Gabriele Sola, consigliere regionale di IdV - ha
portato all'abrogazione della misura che consentiva ai cacciatori di
circolare con le armi fuori dalle proprie custodie in prossimità di cascine,
edifici rurali e perfino edifici civili. Un provvedimento di buon senso,
finalizzato a migliorare la sicurezza di tutti".

"I tordi hanno salvato le penne. E' stato abrogato, a seguito del nostro
emendamento, l'articolo che prevedeva la possibilità di caccia da
appostamento fisso dei tordi Pilaris e Iliacus nei pressi di terreni
innevati e piccoli specchi d'acqua" dice Giulio Cavalli, consigliere
regionale di IdV.

"Abbiamo evitato uno scempio - conclude il capogruppo regionale di IdV
Stefano Zamponi -, abrogando misure che, nella quasi totalità dei casi,
sarebbero state state in aperto contrasto con le direttive europee e con le
normative nazionali".