14 set 2010

sapranno spodestare Silvio dal suo trono.

Come si sa qualche deputato si trova sempre e Gianfranco rischia molto ora, la sua fuoriuscita dal Pdl potrebbe portarlo a stare in panchina per anni: il gioco della politica nazionale lascia delle vittime.

La scelta di cambiare, senza avere la certezza che le truppe fossero disposte a seguire il generale, non sempre è vincente: il condottiero questa volta è rimasto con pochi soldati.

Capita pure questo al giorno d'oggi, anzi in tutte le epoche della storia e non bisogna farsi il sangue amaro: andrà meglio la prossima volta, alla formazione del prossimo partito.

La sinistra così sta perdendo un'altra occasione, ma la colpa è sempre della sua mancanza di un programma credibile: solo se sapranno dare delle risposte sensate al bisogno di sicurezza della gente, alle famiglie, ai giovani, sapranno spodestare Silvio dal suo trono.

Fino a quando non vedremo qualcosa che assomigli a un programma convincente, la destra prenderà il posto della destra: ormai le bugie ideologiche ne abbiamo sentite tante.

La logica antica del "partito guida" ogni tanto sbuca da certi discorsi: di moderno nel Pd c'è veramente poco, poi queste fusioni, questi cambiamenti di nomi, dai tempi della quercia, all'ulivo, all'asinello ne abbiamo visti troppi.

Tutto questo non mutava l'atteggiamento della classe politica, che spesso se non sempre aveva un passato nel Pci, o alla peggio in altri partiti della Prima Repubblica.