Io sono da sempre, dai 13 anni in poi, un pauperista, ovvero un vero cristiano, perché nessuno si può definire cristiano se non amo più Cristo e il prossimo del dio quattrino, ovvero si deve vivere mantenendosi, pure curandosi, ma tutto il resto è da dare ai poveri.
In pratica si vive con lo stretto necessario per campare e non si spende nulla per il superfluo.
Quindi cerco da sempre di aiutare, sforzandomi sino all’impossibile, i veri poveri, non dando loro …la umiliante elemosina, ma l’opportunità di guadagnare da soli, con le loro mani, quello che serve per campare.
Invece da noi non vedo solo un opportunista ospitale dare un po’ del loro superfluo ai veri poveri, nel Sud del mondo, per favorire lo studio dei bambini, il lavoro degli adulti.
Invece vedo molti che si arricchiscono, che campano su questi traffici internazionali di schiavi: loro fanno i soldi o le loro associazioni.
In pratica, chi parla di ospitalità, tranne lo scemo del villaggio, ha sempre un interesse personale alle spalle.
Può essere per favorire le imprese, che finanziano il giornale su cui scrivono, o il partito vive di sovvenzioni grazie a certi… caporali, magari legali.
Ormai non ci sono dubbi: i buonisti sono dei filo delinquenti, favorevoli allo spaccio, in qualche caso si dichiarano tali, ovvero Saviano è per la libera droga.
Questo è aiuto ai poveri del mondo?
No, è una schifezza immane, disgustosa e criminale.
La Magistratura, se vuole, ha molto da… pescare in questo mare.