Ci preoccupiamo della censura, non perché abbiamo la coscienza sporca, non inventiamo notizie, ma le commentiamo.
Semplicemente facciamo il pelo e contro pelo alle fanfaronate dei pennivendoli di regime, selezionati non per la loro intelligenza e la loro onestà, ma per la loro.... fedeltà, come certi cani buoni e silenziosi, sempre ai piedi dei loro padroni.
Quasi mai diciamo.... parolacce, ovviamente non bestemmiamo e solo qualche volta diciamo un va' a fan culo.... generico, l'indirizzo lo lasciamo mettere ai lettori.
Per questo non siamo attaccabili direttamente, abbiamo subito solo una querela, poi ritrattata, che sarebbe costata molto al querelante, perché ridicola ed assurda.
Invece temiamo la censura di regime, quella proposta da Boldrini e Verdini, per impedire la libertà di critica, con un censore di Stato, come ai tempi della Santa Inquisizione.