Il sistema è sempre quello, i giornali, a nostre spese, che ci costano mezzo miliardo di euro e più all'anno, vengono favoriti da personaggi politici che fanno scambi ed affari: la stampa esalta il noto politico, lo loda, sfruttando quattro pennivendoli da, appunto, 4 soldi, mentre l'editore fa l'imprenditore e vince appalti in modo continuo.
Siamo sempre noi che paghiamo e rischiamo di vederci cadere qualche viadotto sulla testa, costato il doppio del dovuto, o le scuole, con i soffitti pericolanti, sopra le testoline dei nostri figli.
Infine ecco i cretini che poi si comprano il giornale e se lo mettono sotto le puzzolenti ascelle, vantandosi di appartenere a quella area politica.
Poverini!