La rabbia che si prova per questo difetto millenario delle chiese, non solo di quella cattolica, è grande, è immensa: loro si scordano che non sono del mondo, ma nel mondo.
Eccoli sempre a servire il potere temporale del momento, come la logica dell’immigrazione, che è utile a un certo tipo di imprenditoria, prima furono democristiani, con la corruzione relativa, ma anche fascisti, filo imperiali, degli imperi centrali europei, amici dei feudatari, come degli imperatori assoluti, di tutti i poteri con cui riuscivano ad ottenere buoni rapporti.
Non chiedo un atteggiamento anti potere, ma neppure questo viscido servilismo può essere visto come necessario e positivo.