Il caso atroce del piccolo Charlie Gard dimostrano, che questa corte, nata nel 1959, dalla convenzione tra 47 Stati membri del Consiglio d'Europa, sia solo qualcosa di assurdo, insensato o….interessato: la sentenza che riguarda questo bambino di 10 mesi nega il diritto alla vita e alla cura di una malattia, anche se estremamente difficile, togliendo le speranze, le ultime e minime, ai genitori, che dovrebbero essere loro ad avere questo facoltà, di decidere se proseguire e tentare sino alla fine, sino all'ultima nuova e sperimentale cura oppure dire basta.
Diciamo che anche questa volta la ….famigerata corte ha colpito ancora, difendendo gli interessi economici che stanno dietro, ovvero quelli che puntano a risparmiare capitale per certi malati con poche o pochissime speranze.