Non voglio giudicare nessuno, ma i peggiori sono gli ipocriti, coloro che si dicono cristiani e non si ricordano dei loro obblighi: il primo sta nella difesa della loro famiglia, se hanno una responsabilità di padre o madre, ma senza rubare al prossimo, soldi o posti di lavoro non meritati….per esempio.
Il secondo obbligo sta nella ricerca continua della verità, nella giustizia e nell'onestà.
Grande obbligo di ogni cristiano invece sta nella carità, che non è una legge da rispettare, ma una condizione, un modo di vivere continuo, sentito dentro.
Quindi la semplicità, che scaturisce da tutto questo, non è mai ipocrita, ma è vissuta, come una poesia, come una musica.
Essere cristiani significa quindi vivere non per se stessi, ma mettere sullo stesso piano chi ci circonda, con gli stessi diritti e doveri nostri.
Bisogna poi mettere al primo posto, dopo famiglia e figli, da mantenere non nel lusso, gli ultimi del mondo: non intendo un aiuto che favorisca il parassitismo, ma che li renda indipendenti, magari con il lavoro.
Per un vero cristiano il lusso, in qualunque forma esso si sviluppi, è profondamente immorale, perché offende, per prima cosa, i veri poveri.