Gentiloni ha un passato politico, oso dire, una scuola politica di tutto rispetto: è discendente di una antica famiglia nobile, che fu fedele, per scelte, alla Chiesa cattolica, cercò pure di superare,nell’Ottocento, il veto per i cattolici di fare politica, dopo la conquista di Roma.
Lui, Paolo, invece si dette all’estrema sinistra, nel Sessantotto, ma poi rientrò gradatamente nella vita politica ….moderata, dopo una breve fuga nel partito di Democrazia Proletaria.
Già negli anni Ottanta si pose nel centro sinistra, a Roma, vicino a Rutelli sindaco.
Poi la sua presenza….discreta rimase sempre attiva, nell’evoluzione del Centro Sinistra, ma l’antica scuola democristiana, oso dire un po’ oleosa, gli permise di conquistare posizioni senza scontrarsi con nessuno.
Così, eccolo oggi come presidente del consiglio, moderato ed attento a …stare a galla, sulla barca del PD, con tutte le sue falle e le tempeste in corso.
Solo lui poteva resistere ad ogni cosa, senza mai entrare in polemica con questi e con quelli, lui dibla gli avversari e tiene sempre la palla.
Facilmente riuscirà a portare il governo a fine legslatura, ma a pagare siamo noi, italiani, il male e i danni che sta causando sono tanti, troppi.
Lui serve gli interessi forti, infischiandosene delle conseguenze, dai debiti della banche accollati all’erario, alla sicurezza nazionale, sempre più a rischio, per l’invasione in corso.
Lo potremmo chiamare l’Ultimo Imperatore, o Romolo Augusto, detto ironicamente Augustolo, l’imperato romano, che fu destituito da Odoacre, ponendo fine all’imero romano.