Il presidente dell’Istituto di Previdenza sociale ne racconta tante, troppe e spesso in contraddizione conciò che aveva detto prima: ora sostiene che bisogna portare le pensioni a settant'anni, prima che senza i migranti crolla il sistema.
Diciamolo senza peli sulla lingua, gioca scorretto, sporco, perché questi allarmismi hanno un senso se il sistema resta così come è.
E’ evidente che la solidarietà tra generazioni funzionava negli anni Trenta, oggi invece non ha più un senso, anzi, è una grande ingiustizia.
In pratica serve un sistema previdenziale legato alla finanza, agli investimenti, ma per ottenerla servono leggi dure, contro i bancarottieri, contro i falsi falliti, in modo da dare certezze ai futuri pensionati.
Boeri questo lo sa, ma serve appunto gli interessi dei faccendieri, quindi terrorizza la gente, spingendola verso un sistema previdenziale privato, ma senza le certezze che lo Stato dovrebbe dare ai cittadini.