Nel 2016 c’erano 1 milione e 619 mila famiglie residenti nella condizione di povertà assoluta, con 4 milioni e 742 mila persone, con molti minorenni, il tutto diffuso su tutto il territorio e in particolare nel Sud: dentro queste stime ci sono molti pensionati, ma soprattutto disoccupati, quelli che i parassiti del sottobosco della politica condanna con il titolo di fannulloni, che non svolgono più certi lavori:
Inoltre bisogna indicare le famiglie dei nuovi arrivati, cittadini nuovi di origine extracomunitaria, tra coloro che vivono nella miseria nera: continuare ad importare disperati dal Sud del mondo significa aumentare il numero dei poveri.
La matematica non perdona, le legge di mercato del lavoro pure: più sono a voler fare certi lavori e peggio è per loro, sia come stipendio e sia come precariato, ma anche come livello di disoccupazione.
Quindi bisogna lavorare su i nostri poveri, dando a loro i mezzi per poter avere un reddito, le retoriche sull’immigrazione creano situazioni terribili e spalancano la strada a situazioni difficili.