27 ago 2018

Papa Francesco, dimettiti e liberaci della tua presenza - ARDUINO ROSSI

La sua assurda presa di posizione in politica ci offende tutti, le sue menzogne, da gesuita incallito, pure: comunque non temete, sarà Dio a giudicarlo, noi dobbiamo lottare perché costui non continui a fare del male a tutti noi, sputando sul messaggio di Cristo.
Confondere il dovere di soccorrere gli ultimi, mai stati così numerosi come oggi sulla terra, non significa trasformare le nostre periferie in orrende realtà disumane, con il trionfo del crimine organizzato, oppure favorire lo sfruttamento dei migranti, da parte di negrieri e di padroni senza scrupoli.
L’aiuto ai poveri non deve favorire il terrore, il dolore e il disgusto da parte della gente, con il crescere dell’emarginazione, del degrado sociale e con il peggioramento delle condizione di vita di altri poveri, malamente aggrappati a dei servizi sociali, che verrebbero tutti dirottati verso gli immigrati….ufficialmente più bisognosi.
In pratica, questa demenziale, criminale, interessata e ipocrita politica dell’accoglienza viene giustificata con una frasetta del Vangelo, ma staccata dal contesto del testo evangelico, senza valutare le conseguenze di  tutto questo: “Ero straniero e mi avete ospitato…”
Alla fine l’accoglienza porta solo vantaggi al ceto medo alto e alto, con costi inferiori per certi servizi, per certa merce, per il crollo dei salari per certi lavori, nella manovalanza in genere, nelle imprese e nelle cooperative.
La bestemmia papale sta appunto nel non rispondere a queste osservazioni, snobbando, con il solito altezzoso atteggiamento clericale, come quando si rispondeva alle vittime dei pedofili con disprezzo, accusandoli di essere loro i …. provocatori dei…santi sacerdoti: il papa, ma neppure il clero e i papisti rispondono a tutto questo, in un mutismo che si può ben definire omertoso, come quando non rispondono alle richieste di chiarimenti per le processioni con inchino della statua della Madonna davanti alle case dei capi mafia.