Mandare a casa, in pensione da salari da 10 mila euro, come minimo, in su, con molti proventi extra, legali e illegali, con un assegno, per loro misero, di 4.500 euro, significa distruggere una classe dirigente pubblica, parassitaria, più dannosa che inutile, che odia internet e le nuove tecnologie ed è ferma al Medioevo dei burosauri.
In ogni parte del sistema pubblico italiano il terrore si insinua, perché esiste una legge, imposta da Brunetta, che obbliga chi ha raggiunto i requisiti della pensione di andare, senza di sé e senza ma.
Così il mondo dei burocrati, dei dirigenti incapaci di utilizzare una tastiera del PC sta per scomparire, finire nella storia, nei musei dei dinosauri e nulla più esisterà di uomini di panza e di importanza, di cene a scapito dello Stato, di segretarie compiacenti e di figli e nipoti che devono trovare un lavoro nell’amministrazione pubblica, con incarichi ben pagati e importanti.