2 nov 2018

Lavoro ed emarginazione nelle piccole città italiane - ARDUINO ROSSI

L’Italia, della provincia, è sempre classista più che mai e non perdona chi non rispetta le regole, poi, per decenni, sotto la partitocrazia, il merito valeva zero e o si moriva lì, oppure si emigrava.
Internet, finalmente, ha rivoluzionato tutto e le raccomandazioni dei vari parroci, dei vari segretari di partito o sindacali, oggi contano nulla nella rete, grazie a Dio.
Poi, nelle nostre province, certi personaggi hanno un potere…famigliare incredibile, possono tutto e i posti migliori, nelle pubbliche amministrazioni, come notai, come medici, come avvocati, sono loro.
Nessuno si può scontrare con loro, perché si è schiacciati senza pietà.
Perché i cervelli fuggono, perché i ricercatori portano i loro brevetti all’estero, perché gli scrittori che diffondono, in anonimato, fuggono dalla loro terra natia?
E’ semplice, perché le province italiane sono ferme a realtà medioevali, con caste e feudatari, servi della gleba e nobili signori.