L'intelligenza, per troppo tempo, è stata considerata una dote ricevuta dalla nascita, ma.....non basta.
Infatti non si spiega perché certi popoli, in certi momenti storici, abbiano dato spinte al progresso umano e poi ..... poco o nulla si è visto.
Quindi non basta l'intelligenza sola, ma deve sposare qualcosa in più.
Io credo che la razionalità, ovvero la capacità di capire la realtà, con le cause e i suoi effetti, sempre da comprendere e prevenire, trionferà sempre.
Quindi non basta un quoziente intellettivo alto, o presunto tale, per creare qualcosa di utile e importante.
Questi benedetti quozienti ...... elevati servono pure a poco, se non accompagnati da questa razionalità che sposa l'oggettività, ovvero la capacità di applicare nella realtà scelte e decisioni.
Ecco perché la ragione, anche feroce purtroppo, trionferà sempre e non può essere l'irrazionalità degli esaltati, con la testa bassa e il sedere alzato, ad aver la meglio.
Il fatalismo disarma le menti umane, anche le più acute e chi attende gli dei o il Dio che decidano e agiscano per loro, può fare poco.
Il dramma oggi sta che pure da noi la demenza orientaleggiante si muove subdola, tra menti bacate, ammalate o fortemente ritardate, tra noi, figli del pensiero libero.
Quindi alla fine chi userà bene le proprie doti mentali vincerà e scaccerà, annienterà ogni fatalismo autoritario.
Di chi e di cosa parlo forse qualcuno non ha capito, ma basta guardare le nostre sciagurate periferie europee per trovare chi sono i nemici della nostra Santa e invincibile razionalità.