21 apr 2023

La sinistra è morta, ma chi la paga non si arrende.

Cosa sta dietro alla politica sciagurata, spesso filo criminale, della sinistra?
Abbiamo il declino, non solo culturale ed esistenziale, di parte del ceto medio, che poi forse non era così ben collocato come si considerava un tempo.
Il popolo della sinistra teme i cambiamenti, pur definendosi progressista.
Crede in una nuova religione, o una non religione, confusa e tutta dedita al culto dello stile, dell'omologazione dei gusti, nel modo di vivere, con l'unico fine e certezza che sta nel disprezzo del lavoro manuale.
Sono il popolo degli impiegati che mangiavano i formaggini e i budini, come comandava la pubblicità un tempo.
Con mamma e papà e due figli, uno maschio e uno femmina, così imponeva la pubblicità e loro si adeguavano, oggi però puntano al figlio unico e basta. 
Oggi sono progrediti ancora e hanno appreso la devastante e demenziale cultura del gender, quella stessa sottocultura che ha buttato nella spazzatura pure i padri della psicanalisi, come Freud, perché ostili, secondo loro, agli omosessuali.
Come sempre adorano la censura contro chi critica il loro mondo meschinello e la invocano contro chi racconta barzellette contro i pederasti, ma per i sentimenti religiosi cristiani vorrebbero la linea durissima, perché il cristianesimo, quello autentico, vissuto da gente sincera, li mette in crisi.
Sì, il loro destino è tragico, infatti molti di loro, per non sporcarsi le mani e perché ritengono di sapere già tutto e non sono disposti a riprendere in mano i libri per specializzarsi in qualcosa, hanno il reddito di cittadinanza o lo potrebbero avere.
Sì, sono pure tanto scansa fatiche e il loro declino sociale è sicuro.
Dietro a questa banda di disperati, in pantofole e comodi sul divano, abbiamo certi interessi loschi, quelli che odiano i popoli come realtà culturale e sociale, io dico anche etnica, amano le masse dei disperati da sfruttare e poi rinchiudere in ghetti, che possono diventare, nel caso fosse conveniente farlo, in campi di concentramento, di sterminio, come fu il ghetto di Varsavia durante la seconda guerra mondiale.
La droga libera, né stanno arrivando nuove e micidiali dagli Stati Uniti, uccide e trasforma in zombi idioti i potenziali ribelli sociali.
La sinistra si è venduta?
No, era sempre a servizio di interessi non nazionali, era pagata, oltre dalla corruzione negli enti locali controllati da loro, dai sovietici, poi crollò il muro di Berlino e non furono più comunisti, ma cercarono nuovi padroni, che trovarono tra faccendieri e speculatori internazionali, che giocano in modo sporco sulle vite dei popoli.
La storia si ripete e dietro abbiamo sempre i soldi, il profitto e la speculazione, Hitler o Stalin fecero ingrassare molti signori scaltri, speculatori abili.
I dittatori e i politico corrotti hanno sempre qualcuno che li manipola come manichini, poi in Italia di buffoni ne abbiamo tanti.
Sì, la difesa del popolo italiano e della sua etnia non è razzismo, ma solo anti razzismo e chi difende la nostra cultura nazionale, popolare, contrasta certi farabutti, dai ghigni sadici e disgustosi.
Forse non esistono individui da caricatura, ma chi finanzia il PD e la politica sciagurata al suo seguito ha dei fini precisi, distruggere la nostra identità, quella che ha generato l'arte in Italia, quando generazioni di pittori, in piccoli borghi spesso, creavano stupende opere da padre in figlio.
Oggi abbiamo troppi minchioni affumicati e pasticcati, troppi nulla facenti e troppi personaggi storditi ai massimi livelli nella burocrazia, che temono cambiamenti.
La sinistra è morta, ma di danni ne possono ancora fare il popolo degli scappati di casa, in attesa di trovare un posto stabile nell'ente inutile, possono riempirci di disperati africani e allora le soluzioni sarebbero dure, durissime.