L’ambiguità della politica del governo Usa è evidente, infatti il tentativo di mantenere un equilibrio del terrore si scontra con la politica anti curda della Turchia.
Isis esiste perché è il nemico di troppi nemici, che si impegnano a distruggerlo, ma costoro sono pure pericolosi per certi equilibri economici della regione e l’Isis è lo strumento ideale usato per contrastare la politica di dominio dell’Iran, ma anche della Turchia e dell’Arabia saudita, male scaccia male, si può affermare, o almeno lo afferma l’amministrazione statunitense.