Umberto Eco ha definito il popolo della rete legioni di imbecilli, io direi che l’omologazione è necessaria in ogni gruppo ed è spesso a ribasso.
Infatti la rete ci propone una realtà sociale patetica, vuota, senza ideali, se non inrari casi, senza valori e senza intelligenza.
Il vecchio bar sport era frequentato da gente più umana e simpatica e forse più attiva e vivace.
Qui siamo alla noia pura, distruttiva, al nulla in nome dei social network: l’importante è esserci anche se se ne dicono tante di imbecillità.