Quando
avevo vent'anni o poco dopo, credevo nella rivoluzione sociale, ci speravo, la
sognavo e nel frattempo lottavo e denunciavo il crimine di forze che andavano
dai fascisti del Movimento Sociale Italiano al vecchio Partito Comunista
Italiano, passando per le forze…. moderate, democristiane o liberali di allora.
Lottavo per
il futuro mio e di chi sarebbe venuto dopo di noi, per il diritto dei
lavoratori, sfruttati allora, ma oggi ancora di più.
Vedo i
ragazzi di oggi essere trattati come bestie da soma, senza avere un minimo di
coscienza di classe, perché chi proponeva e lottava cose differente ha pagato
caro e tutto: nelle migliori delle ipotesi è stato azzittito.
Sono invece
orgoglioso di aver lottato contro il marcio di allora, lo feci per i miei figli
che non c’erano, per i ragazzi di oggi: fui sconfitto, umiliato,
criminalizzato, ma ero dalla parte giusta.
La mia dignità
valeva molto di più e la giustizia anche: i lecca culi fecero un po’ di
carriera, non troppa a dire il vero, distrussero il futuro dei loro e dei
nostri figli.
Lo schifo,
il disgusto che provo per loro è immenso.